Il più comune esempio di dewar sono i classici Thermos, così chiamati in nome della prima azienda che li introdusse nel mercato nel 1904, utili per conservare liquidi a temperatura per diverse ore (freddo per circa 8 ore, caldo per circa 24 ore).
Nel caso dei dewar per l’azoto liquido, il tappo è solamente appoggiato all’apertura (detta bocca) perché l’azoto evapora costantemente e deve poter uscire senza impedimenti.
Questi contenitori sono inoltre dotati di una valvola di sicurezza che ne preserva l’integrità anche in caso di shock termici che provocano sbalzi di pressione.
L’eccellente isolamento termico di questi dewar fa sì che l’evaporazione dell’azoto sia molto lenta (a temperatura ambiente sarebbe istantanea): grazie a questo sistema, l’azoto può essere utilizzato come potente refrigerante.
Un’altra tipologia di contenitori per l’azoto liquido sono quelli a pressione, ermeticamente chiusi in modo da aumentare la durata dell’azoto al loro interno. Per precauzione, i contenitori a pressione sono dotati di speciali valvole di sicurezza, di solito almeno due.